casa STEREOFONCA

< specifiche di progetto

Programma
Ristrutturazione abitazione

Data
2022-2023

Luogo
Roma

Status
Realizzato

Committente
Privato

Attività
Progettazione architettonica, Direzione lavori, Budget control

Team
con Adriana Suriano (MARANTICO)

3d Images
arch. Alessandro De Simone

Foto
Serena Eller Vainicher

Conciliare il piacere della convivialità e l’attitudine alla rappresentanza con il bisogno di funzionalità, dettato anche dalla presenza di due figli ancora piccoli: questa la sfida raccolta per la ristrutturazione di un grande appartamento in un edificio storico del quartiere Mazzini, dove la tradizione borghese della Capitale è animata da un’intensa vita lavorativa e commerciale.

Per incontrare i desideri dei proprietari, il progetto sovverte l’impostazione iniziale di ambienti distinti e lunghi corridoi, per fare spazio ad una abitazione guidata dalla luce e dalla relazione fluida tra le funzioni. La casa è organizzata in due ambienti paralleli: quello di accesso, dedicato alla ampia zona giorno e alla cucina in acciaio sul fondo, e la seconda, più intima, suddivisa in tre camere da letto, due bagni e un ripostiglio. Le due zone entrano in contatto attraverso un muro di spina centrale, la cui presenza è dissimulata da un sistema attrezzato su misura che, alternando parti contenitive in legno e superfici specchiate, crea effetti illusori giocando con la luce, i pieni e i vuoti.

“La tradizione romana è declinata come una memoria, una eco, approdando ad un immaginario di spazi sofisticati dal sapore non codificato, aperto ad inserti anche eterogenei”. Il pavimento è un cemento resina, grigio chiaro freddo, interrotto da ampi tappeti in terrazzo veneziano; le pareti lavorano per contrasto su una cromia più calda, con sfumature rosate. Il legno scuro di rovere tinto wengè che avvolge il muro di spina centrale, entra in risonanza con i toni tenui delle pareti e del soffitto, diventando un elemento guida del progetto.

“Le ampie superfici a specchio che invadono la fodera in legno del muro, ne dissimulano il limite architettonico, amplificano la luce e creano scorci visivi inattesi”.

La cucina in acciaio inox scotch brite è la quinta scenica della zona giorno: la finitura industriale fredda ne esalta le forme sintetiche entrando in dissonanza con le pareti calde e il legno scuro, o in assonanza con il cemento resina a pavimento.

“In fase di demolizione sono state rinvenute alcune colonne dell’impianto di riscaldamento al centro del living che abbiamo scelto di nascondere in finte colonne metalliche con i carter di acciaio inox, a cui abbiamo affiancato colonne di luce realizzate su misura”. La scelta è infatti stata l’occasione per mettere a sistema l’illuminazione della zona giorno, già immaginata con tubi luminosi sospesi orizzontalmente, ai nuovi corpi illuminanti disposti verticalmente, che così diventano parte fondante del progetto.

Nei bagni la scelta di mosaici in vetro - i rivestimenti rosso rubino nel servizio con vasca e bianco ghiaccio in quello con doccia - dialogano con i piani in marmo che avvolgono i lavabi, seguendo un approccio di composto eclettismo.

Melting the pleasure of conviviality and the attitude to host with the need for functionality, also because there are kids in the family: this is the challenge taken up for the renovation of a large apartment in a historic building in the Mazzini district in Rome, where the bourgeois tradition of the capital is animated by an intense working and commercial life.

To meet the owners' wishes, the project subverts the initial setting of the rooms and the long corridors, to recreate a home guided by light and fluid relationships between functions.The house is organized into two parallel environments: the access one, dedicated to the large living area and the steel kitchen at the back, and the second, more intimate, divided into three bedrooms, two bathrooms and a closet.The two areas come into contact through a central spine wall, somehow hidden by a custom-equipped system which, by alternating wooden containing parts and mirrored surfaces, creates illusory effects playing with light, solids and voids.

“The Roman tradition is expressed as a memory, an echo, leading to an imaginary of sophisticated spaces with an uncodified flavour, open to even heterogeneous inserts”. The cold light grey resin concrete floor is interrupted by large Venetian terrazzo carpets; the walls show a warmer color, with pinkish shades. The dark wenge-stained oak wood that wraps the central spine wall, resonates with the soft tones of the walls and ceiling, becoming a guiding element of the project.

“The large mirrored surfaces that invade the wooden lining of the wall conceal its architectural limits, amplify the light and create unexpected visual glimpses”.

The Scotch Brite stainless steel kitchen is the scenic backdrop to the living area: the cold industrial finish enhances its synthetic forms, in dissonance with the warm walls and dark wood, or in assonance with the resin cement on the floor.

“During the demolition phase, some columns of the heating system were found in the center of the living room, and we chose to hide in fake stainless steel coin carter metal columns, to which add custom-made light columns".Therefore, the choice was also the opportunity to systematize the lighting of the living area, already imagined with horizontally suspended light tubes, with the new vertically arranged lighting fixtures, so as to make it a fundamental part of the project.

In the bathrooms, the glass mosaics - the ruby red coverings in the bathroom with bathtub and ice white in the one with shower - are in dialogue with the marble tops that surround the sinks, following an approach of composed eclecticism.

Pianta Ante Operam

Pianta Post Operam